La memoria dei vecchi - NOVA OFFICINA - versione latino Cicerone
La memoria dei vecchi
versione latino Cicerone libro nova officina
Memoria in senectute minuitur, nisi exercetur aut si natura tardior est; at vero ad extremam aetatem permanet si animus semper intentus est....
Ma la memoria diminuisce sicuramente se non la tieni in esercizio, o anche se per natura sei un po’ tardo.
Temistocle sapeva a memoria il nome di tutti i suoi concittadini; ebbene, credete forse che, avanzato negli anni, solesse salutare come Lisimaco chi era Aristide? E in verità non ho mai sentito di nessun vecchio che avesse dimenticato dove aveva nascosto il tesoro; ricordano tutto ciò che hanno a cuore, gli impegni presi di comparire, i loro debitori e i loro creditori.
Quante cose possiamo vedere che i vecchi ricordano ogni giorno. Restano gli ingegni ai vecchi, purché rimangano l'applicazione e l'operosità. Forse dunque lui, forse Omero, Esiodo, Simonide, Stesicoro, forse quelli che ho citato prima, Isocrate e Gorgia, forse i primi tra i filosofi, Pitagora, Democrito, Platone, Senocrate, forse poi Zenone, Cleante e quello che anche voi avete visto a Roma, Diogene lo stoico, li ridusse la vecchiaia al silenzio nei loro studi? O in tutti la pratica degli studi non durò quanto la vita?