Perseo salvato dall'annegamento - VERSIONE Nova OFFICINA e traduzione
Perseo salvato dall'annegamento versione latino traduzione libro nova officina Nova Officina
prima riga: PERSEUS FILIUS IOVIS ET DANAES FUIT. ultima riga: UBI ARCA IN LITUS SERIPHI VENIT, QUAE PARVA INSULA AEGAEI MARIS EST, PISCTOREM EAM SUSTULIT ET, CUM EAM APERUISSET, MATREM ET PUERULUM INVENIT.
Perseo fu(era) il figlio di Giove e danae. quando ancora era un bambino in culla, aveva preanunciato una profezia di Apollo: "questo fanciullo quando sarò cresciuto, sarà uccisore dei suoi antenati". colui temendo Acrisio, stette per uccidere il nipote.
Catturando dunque il ragazzino dormente nella culla e la madre di lui Danae, incluse (mise) loro nella cassa di legno e (la) gettò dallo scoglio in mare. mentre il fanciullo e la madre sono nel profondo mare, scoppiò una tempesta improvvisa terribile, che spaventò molto la femmina(donna); il fanciullo invece dormiva tranquillo sul petto della madre.
appena giove vide dal cielo il pericolo del figlio, per salvare lui con sua madre, indusse la grandezza del cielo e la tranquillità del mare, colmò i flutti (le onde) furiosi, mandò un vento delicato, che spinse l'arca sulla terra.
quando l'arca venne (arrivò) sulla spiaggia di serifo, che è una piccola isola nel mare egeo, un pescatore la raccolse e, aprendola (quando la aprì), scoprì la madre e il ragazzino