Una sorella invidiosa (versione da nova officina)

Una sorella invidiosa
Autore: Livio
Nova officina n. 309 pag. 358

Fabius Ambustus duas filias habuit, quarum maior in matrimonium data erat Aulo Sulpicio, nobili genere orto, qui tribunus militum consulari potestate erat; minor Licinio Stoloni, viro e plebe, nupserat.

Cum in Sulpicii domo sorores Fabiae inter se tempus tererent variis sermonibus, forte accidit ut Sulpicius de foro domum se reciperet, comitatus a licetore qui imperii insignia proferebat. Cum lictor, ut mos huic generi est, fores virga percussisset ut tribunum venire nuntiaret, Minor Fabia, quae huic mori insueta erat, graviter territer est: quod risui sorori fuit. Paucis diebus patri, qui eam tristem viderat, sciscitanti causam doloris, confessa est se tristem esse cum nupta esset plebeio viro. At pater filiam consolatum est et pollicitus ei propediem eosdem honores in domo eius futuros esse, quos apud sororem viderat. Nam Aulus Sulpicius tribunus legem tulit ut alter cosul e plebe crearetur.

Quod cum senatui et populo placuisset, primus Licinius Stolo e plebe consul factus est.
Fabio Ambusto ebbe 2 figlie: la maggiore delle quali era stata data in matrimonio ad Aulo Sulpicio di nobili originii e per consolare; la più piccola aveva sposato Licinio Stolone, di estrazione plebea.
Per caso accadde mentre le sorelle Fabie si trovavano in casa di Servio Sulpicio e stavano passando il tempo a chiacchierare Sulpicio, tornando a casa dal foro, si fece accompagnare da un littore, che lo precedeva portando i fregi del comando; ebbene, quando il littore bussò alla porta - secondo l'usanza - con la sua verga, per annunciare che c'era il tribuno, Fabia, la minore, che non era abituata a quest'usanza, si spaventò molto: al che la sorella scoppiò a ridere.

Pochi giorni dopo, al padre - che, vedendola sconsolata, gliene chiedeva il motivo - confessò di essere giù di corda perché aveva sposato un plebeo. Ma il padre la consolò e le garantì che di lì a poco avrebbe visto nella propria casa quegli stessi onori che vedeva dalla sorella. Difatti, il tribuno Aulo Sulpicio fece passare una legge per la quale un altro console venisse eletto dalla plebe. Licinio stolone fu il primo console ad aasurgere a quella carica dalla plebe, col benestare del senato e del popolo.

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