Uno scontro senza vincitori né vinti

Giugurta Re dei Numidi era pervenuto alla speranza della vittoria e aveva stabilito di venire a battaglia contro i Romani entro pochi giorni e d'intraprendere la battaglia con tutte le forze.

C'era tra l'accampamento dei Barbari ed i Romani una pianura abbastanza ampia. Non appena giunse il giorno stabilito, all'alba, i trombettieri di Giugurta con i corni e le trombe diedero il segnale di battaglia all'esercito dei Numidi.

Allora tutti con una veloce corsa si lanciarono allo scontro. All'inizio le milizie dei Romani ricevettero i dardi e sostennero l'impeto della cavalleria dei Numidi: così fino a mezzogiorno furono rispettati gli ordini dell'esercito schierato a battaglia. Alla fine la cavalleria dei Romani si lanciò dall'ala sinistra nella pianura e la moltitudine di arcieri e frombolieri di Giugurta non resistette sul campo e a passo lento a poco a poco si ritirò.

Non appena Giugurta vide la situazione difficile e i suoi che crollavano, non attese l'estrema rovina e non continuò la battaglia, ma diede il segnale per la ritirata e ricondusse l'esercito nel proprio accampamento.
(By Maria D. )

Versione tratta da Livio

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