Un odio esasperato - Nove Facilius
Homines duo, capitali odio inter se flagrantes, eadem nave vecti navigabant, alter in puppi sedens, alter in prora...."Bene est - inquit -; nam mihi mors laevis erit si inimicum meum in undis animam efflantem antea aspexero".
Due uomini, che ardevano di mortale odio tra di loro, navigavano trasportati dalla stessa nave, l'uno sedendo a poppa, l'altro sedendo a prua. Ormai la nave era in procinto di entrare nel porto quando improvvisamente sorge una terribile tempesta, e tutti percepiscono la morte per se imminente.
Alcuni, ormai in procinto di perdere la vita, invocano gli dei, altri piangono miseramente, altri, spinti dal terrore comune, stringono in un abbraccio gli altri.
Il terrore prevale su tutto, ma non sull'odio dei due nemici. Infatti quello che sedeva a poppa si alza e domanda al timoniere: "dimmi: quale parte della nave sarà coperta prima dalle onde? La poppa o la prua?" E quello:
"la prua senza dubbio". E avendo sentito queste parole, disse con volto sereno, e quasi felice: "Bene; infatti la morte mi sarà leggera se prima avrò guardato il mio nemico che perde la vita fra le onde"