Attico lascia Roma e va a vivere ad Atene

Pater Pomponi Attici mature decessit. Ipse adulescentulus propter affinitatem P. Sulpicii, qui tribunus plebis interfectus est...

Il padre di Pomponio Attico morì a tempo debito. Egli stesso molto giovane per l'affinità di P.Sulpicio, che fu ucciso quando era tribuno della plebe, non fu escluso da quel rischio: ed infatti Anicia, cugina di Pomponio aveva sposato M.Servio, fratello di Sulpicio.

Pertanto ucciso Sulpicio, dopo che vide che la città era sconvolta dal tumulto di Cinna, disuniti gli animi dei cittadini, favorendo alcuni il partito dei Sillani, altri il partito dei Cincinnati, reputando che fosse giunto il momento opportuno di dedicarsi ai suoi studi si recò ad Atene.

Giovò non tanto più di meno con le sue risorse al giovane Mario, giudicato nemico, la cui fuga sollevò con il denaro. E, affinché quella peregrinazione non arrecasse qualche detrimento al patrimonio familiare, trasferì in questo luogo la maggior parte delle sue fortune. Visse in quel luogo, così da essere a giusto merito molto caro a tutti quanti gli Ateniesi.

Infatti spesso con le sue ricchezze sollevò la loro penuria pubblica oltre la gratitudine, che già nel giovinetto era grande: donò infatti donò il frumento a tutti quanti. Qui in verità si comportava in modo tale da sembrare pari agli umili infimi e ai principi.
(By Maria D. )

Versione tratta da Cornelio Nepote

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