Cicerone scrive all'amico Cassio
Horum malorum omnium culpam...dignitatem meam retinuissem.
La sorte sostiene la colpa di tutte queste sventure. Chi infatti avrebbe potuto pensare che proprio quel Farnace avrebbe portato terrore in Asia? Noi tuttavia in una situazione dissimile abbiamo utilizzato la stessa decisione.
Tu infatti ti sei diretto verso quella parte per poter guardare con coraggio le cose future. Io, che mi affrettavo a vedere Cesare in Italia e a incitarlo alla pace, sono e sono stato molto più lontano da quello.
Di contro mi sono riversato nel gemito dell'Italia e nelle miserrime lamentele della città: in base a ciò io per la mia, tu per la tua, ognuno per la propria parte abbia potuto forse portare un qualche aiuto. Per tale motivazione vorrei per la tua perpetua benevolenza verso di me che mi scriva, cosa tu veda, cosa senta, cosa pensi che io dovessi fare. Saranno importanti per me le tue lettere:
e voglia il cielo che in quelle prime, che mi avevi inviato da Luceria, io sia a disposizione! Infatti senza alcuna molestia tratterrei la mia dignità
(By Maria D. )
Versione tratta da Cicerone