Le bugie hanno le gambe corte
Olim Prometheus figulus cura subtili ex luto Veritatem fecerat, ut iura inter homines reddere posset. Subito Iovis nuntio ...vetus proverbium dicit: «Mendacium pedes non habet».
Una volta il vasaio Prometeo con sottile cura plasmò dall'argilla (la) Verità, affinché potesse restituire tra gli uomini la giustizia.
Mandato subito a chiamare da un messaggero di Giove, Prometeo affidò il laboratorio all'Inganno, che aveva recentemente preso sotto (il suo) insegnamento. Questo, acceso dalla passione, modellò con abile mano una statua di egual aspetto e statura, simile in tutte le membra.
Ormai la statua era quasi finita, quando gli venne a mancare l'argilla per costruire i piedi. Quando il maestro fece ritorno, Inganno, agitato dalla paura, si mise seduto in fretta al suo posto. Prometeo, esterrefatto, pose insieme nella fornace entrambe le statue.
Verità, dopo che fu infusa in essa l'anima, camminò con un passo modesto, invece la statua incompleta senza piedi restò sul posto fissa. Allora la falsa copia fu chiamata Bugia. In tal maniera un vecchio proverbio afferma: "La Bugia non ha piedi".
Versione tratta da Fedro