Augusto Ottimo Imperatore (VERSIONE latino Comprendere e tradurre)
Spatium urbis in regiones vicosque divisit instituitque, ut illas annui magistratus sortito tuerentur, hos magistri e plebe cuiusque viciniae lecti....
Divise il territorio della città in regioni e quartieri e stabilì che le prime fossero amministrate da magistrati annuali, estratti a sorte, e i secondi da capi scelti in ciascun quartiere tra la plebe del vicinato.
Per gli incendi creò un corpo di guardie notturne e di vigili. Per imbrigliare le inondazioni del Tevere fece allargare e pulire il letto del fiume, da tempo ingombro di detriti e contratto dell'estensione degli edifici.
Infine perché la città fosse facilmente raggiungibile da ogni parte, a sue spese, fece riparare la via Flaminia fino a Rimini e ripartì le altre strade fra i generali che avevano avuto l'onore del trionfo, che dovettero farle pavimentare con l'argento del bottino. Ricostruì i templi rovinati dal tempo e distrutti dal fuoco e li abbellì, insieme con altri di doni preziosi.
Così in una sola volta fece portare al santuario di Giove Capitolino seimila libbre d'oro, con pietre preziose e perle per un valore di cinquanta milioni di sesterzi.