Un adulterio involontario
Nuovo laboratorio di traduzione pagina 18 numero 4
Inizio: Amphitryon cum abesset ad expugnandam Oechaliam, Alcimena ...
Alcmena, poiché Anfitrione era via per espugnare Ecalia, pensando che Giove fosse il suo consorte, lo accolse nel talamo.
Essendo questo giunto al talamo e raccontando quelle cose che aveva compiuto ad Ecalia, ella, credendo che fosse il marito, si unì a lui. Dopo, essendole stato annunciato l’arrivo del marito vincitore, non si preoccupò minimamente, perché’ riteneva di aver già visto suo marito.
Essendo Anfitrione entrato nella reggia e vedendola alquanto tranquilla, cominciò a meravigliarsi e a chiedersi perché (la moglie) non lo avesse accolto al suo arrivo. Alla qual cosa Alcmena risponde: ”Sei venuto già prima e ti sei unito a me e mi hai raccontato le cose che hai compiuto in Ecalia.” Poiché questa gli mostrava tutte le prove, Anfitrione comprese che un qualche dio si era spacciato per lui, da quel giorno non si unì a lei. Questa, stuprata da Giove, partorì Ercole. (da Igino)