Elogio della mediocritas - Versione latino Cicerone
Elogio della mediocritas
versione latino Cicerone
Adhibenda praeterea munditia est non odiosa neque exquisita nimis, tantum quae fugiat agrestem et inhumanam neglegentiam....
Si ami inoltre la pulizia, non affettata né ricercata, ma quanto basta per schivare la rustica e incivile trascuratezza.
La stessa cura dobbiamo avere anche nel vestire; in questo come nella maggior parte delle cose, la via di mezzo è la migliore. Anche nel camminare ci vuole misura: quando si è in cammino, non si tenga un passo troppo lento e molle, come chi va in processione, e quando si ha fretta, non si prenda la corsa, perché il respiro diventa affannoso, il volto si altera e la bocca si storce: segni evidenti che non c'è in noi fermezza di carattere.
Ma assai più ancora dobbiamo studiarci che non discordino dalla natura i moti dell'animo; il che ci verrà fatto, se ci guarderemo dal cadere in turbamenti e smarrimenti, e se terremo l'animo sempre vigile e attento a conservare il decoro. I moti dell'animo, poi, sono di due specie: del pensiero e del sentimento; il pensiero ha per fine supremo la ricerca della verità; il sentimento ci spinge all'azione. Dobbiamo dunque cercare di rivolgere il pensiero al conseguimento dei più alti e nobili ideali.
I moti dell'animo, poi, sono di due specie: del pensiero e del sentimento; il pensiero ha per fine supremo la ricerca della verità; il sentimento ci spinge all'azione. Dobbiamo dunque cercare di rivolgere il pensiero al conseguimento dei più alti e nobili ideali, e di rendere docile il sentimento al controllo della ragione _________________