Cartagine minacciata dai mercenari - VERSIONE latino
Cartagine minacciata dai mercenari
versione di latino e traduzione
dal libro Nuovo tradurre dal latino pag 56 n° 72
Bello Punico primo confecto, Carthago propre ruinam exitiuque fuit. Nam ob diuturnitatem belli atque inopiam pecuniae, seditio intestina tam acris exarsit, ut numquam in tanto periculo Carthago fuerit, nisi cum a Romanis deleta est.
Milites mercenarii, qui conscripti erant ut cum Romanis dimicarent, tota Africa ad defectionem impulsa, Carthaginem contenderunt. Cum urbs obsideretur atque oppugnaretur, Carthaginienses territi a Romanis quoque auxilia petiverunt. Sed postremo, cum iam ad summam desperationem adducti essent, Hamilcarem imperatorem creaverunt ut urbem defenderet et a mercenariis liberaret. Ab Hamilcare hostes non solum a Carthaginis moenibus remoti sunt, sed in loca deserta compulsi sunt, ubi multi aut necati sunt aut fame sitique perierunt.
Omnes Africae civitates ad defectionem antea compulsae rursus subactae sunt et imperii fines propagati. Traduzione Terminata la prima guerra punica, Cartagine fu vicina alla disfatta. Infatti per il susseguirsi della guerra e per la mancanza di denaro, si fomentò così fortemente di sedizione interna che, mai Cartagine fu in tanto pericolo, se non quando fu distrutta dai Romani. I soldati mercenari, che erano stati nominati per combattere contro i Romani, spinta tutta l'Africa alla dedizione, si contendevano Cartagine. Assediando e combattendo la città, i Cartaginesi spaventati chiesero aiuto ai Romani.
Ma alla fine spinti da una tremenda disperazione, nominarono Amilcare imperatore, per difendere la città e liberarla dai mercenari. I nemici furono cacciati non solo da Amilcare ma anche dalle mura cartaginesi, e spinti in luoghi deserti, dove molti o furono uccisi o morirono di fame o sete. Tutti i cittadini dell'Africa prima spinti in sedizione furono di nuovo assoggettati e condotti attraverso i confini dell'impero.