Evandro - Versione Nuovo tradurre dal laitno

Evandro
vesione latino e traduzione Nuovo tradurre dal latino

Pallanteo fu in Arcadia città vecchia e famosa. Evandro, figlio della ninfa Carmenta, teneva il principato della città, ma abbandonò la casa, odiato dai cittadini a causa dell'uccisione del padre, con l'incitamento della madre e con pochi compagni, navigò esule dall'Arcadia ll'Italia e giunse nel Lazio.

A causa della singolare erudizione e della conoscenza della letteratura entrò in breve tempo in familiarità di fauno, re dei latini.

Pertanto, il re con grandiosissima bontà donò all'ospite dell'Arcadia una piccola estensione di campi. Allora Evandro distribuì la terra ai suoi compagni ed edificò abitazioni nel vicino monte che chiamò Pallante(dopo i romani chiamarono il monte Palatino)e lì dedicò un tempio a Pani, dio grato dell'Arcadia. Evandro regnò con moderazione e umilmente molti anni e diede molti benefici agli abitanti del Lazio, infatti insegnò l'uso della semina e mostrò i frutti.

Pose per primo in Italia il giogo ai buoi, addolcì le uanze degli uomini agresti poiché insegnò a leggere e scrivere. Il vecchio accolse gentilmente Enea e inviò in aiuto ai troiani contro i latini il figlio Palante con i soldati.

da la versione latina nel biennio numero 40 pagina 43

vetus oppudum et clarum in Arcadia Pallanteum fuit. Civitatis principatum Evander, Carmentis nymphae filius, tenebat, sed civibus invisus...

Pallenteo fu una vecchia e famosa cittadella in Arcadia. Il comando dello Stato la deteneva Evandro, figlio della ninfa Carmente, ma (in quanto) odioso ai cittadini per l'uccisione del padre, su consiglio della madre, lasciò la patria e navigò come esule insieme a pochi compagni dall'Arcadia all'Italia e giunse nel Lazio.

per la singolare erudizione e la conoscenza della letteratura entrò in breve tempo nell' amicizia di Fauno, re dei Latini.

perciÒ il re con somma bontà donò allo straniero una non piccola porzione/fetta di terreno/ di campo. Allora Evandro distribuì la terra ai suoi compagni ed edificò delle abitazioni sul monte accanto, che chiamò Pallante (poi i Romani ribattezzarono il monte "Palatino")e lì dedicò un tempio a Pan, dio gradito agl Arcadi. Evandro regnò per molti anni modestamente e moderatamente e diede (fece)

molti benefici/favori agli abitanti del Lazio: infatti insegnò l'uso della semina e mostrò le messi; per primo in Italia mise sui buoi il giogo; mitigò i costumi degli uomini dei campi, poiché gli insegnò a leggere e a scrivere.

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