De vano cervo ad fontem - Versione Optima mente

Olim cervus vanitate plenus ad fontem venit, situm in quercuum silva. Superbum animal imaginem suam in aqua vidit et incepit pulchra et ramosa cornua sua laudare. ...

Un cervo superficiale alla fonte Una volta un cervo pieno di vanità giunse presso una fonte, situata in una boscaglia di querce.

Il superbo animale vide la propria immagine nell'acqua e iniziò a elogiare le sue belle e ramificate corna. Ma osservate le gambe, prive di bellezza, biasimò la sottigliezza delle ginocchia.

Ma ecco che: improvvisamente la boscaglia fu piena di latrati di cani e di strepitii dei cacciatori. Allora il cervo, per la propria salvezza, intraprese la fuga per l'aperta campagna e vinse i veloci cani con una corsa leggera. Alla fine l'animale entrò nei fitti valichi, ma le grandi corna, che prima aveva lodato, gli impedirono la corsa.

Sopraggiungendo i cacciatori e i cani, il cervo infelice comprende la stoltezza della propria vanità, mentre è lacerato miseramente.
(By Maria D. )

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