Le rane chiedono un re (A)

Cum Athenae aequis legibus florerent, procax...

Mentre Atene fioriva grazie a leggi giuste, la procace libertà sconvolse la città, a tal punto che la licenza sciolse l'antico freno.

Allora avendo cospirato i vari partiti delle fazioni, il tiranno Pisistrato occupò la rocca. Gli Ateniesi, perduta la libertà, piangendo la triste schiavitù, Esopo raccontò allora questa favoletta.

"Le rane, vagando per le libere paludi, chiesero con schiamazzo al re Giove, di frenare con la forza i costumi dissoluti. Il re dell'olimpo, udita la richiesta, rise e diede alle rane un travicello, che subito spaventò la timorosa specie con il movimento e il suono dell'acqua.

Le rane giacendo a lungo nascoste nel fango, per caso una tacitamente sollevò il capo dallo stagno e, avendo osservato quell'insolito e sempre immobile re, chiamò tutte le altre, ad esplorare la cosa singolare".
(By Maria D. )

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