Il pastore e il satiro - Versione optima mente
Pastor in misera casa cum uxore sua vivebat; amicitiam cum satyro contraxerat ...
Un pastore viveva in una misera capanna con sua moglie; aveva stretto amicizia con un satiro e un giorno invernale lo invitò a cena. Tutta la pianura era irrigidita dal ghiaccio.
Dato che anche nella capanna del pastore c'era un freddo pungente, l'uomo, accostate le mani alla bocca, iniziò a soffiare. Allora il satiro chiese: "Perché emetti così il fiato dalla bocca?" Il pastore rispose:
"Le mie mani sono gelide: perciò le riscaldo". Poi la moglie del pastore pose in tavola una bevanda fumante e, dato che era eccessivamente calda, il pastore la accostò alla bocca con il cucchiaio e soffiò, poi la consumò. Allora il pastore interrogò nuovamente il pastore: "Perché fai così?". Il pastore rispose: "Raffreddo il cibo, perché l'eccessivo calore è sgradevole al gusto e nuoce alla bocca e allo stomaco". Allora il satiro: "fai veramente una cosa ammirevole, perché con il medesimo fiato riscaldi le cose fredde e raffreddi le cose calde!". (by Maria D.)