Crise prega Apollo

Parva mora pagina 122 numero 111

Inizio: Dum Ilium a Graecis oppugnatur, multae Troianae virgines abductae ... Fine: feralis morbi remedia cognoscens, aegros omnes sanavit

Dunque Troia veniva assediata dai greci, molte vergini troiane furono portate vie; fra queste c'era Criseide figlia di Crise, sacerdote di Apollo, Pertanto, triste, il padre della fanciulla si recò nell’accampamento dei Greci, per riscattare la figlia, ma invano pregò il comandante Agamennone, il quale, non soltanto, custodì la prigioniera, ma spaventò e respinse anche il sacerdote con gravi minacce. Crise, dunque, si allontanò rapidamente dall’accampamento, ma quando fu lontano così pregò Apollo:

“Dio, che porti l’arco d’argento e domini sugli abitanti di Tenedo, se sempre ho ornato  il tuo piccolo santuario e ti ho immolato grasse vittime, i Greci paghino le pene per le loro scelleratezze con le tue frecce!”. Subito Apollo ascoltò le preghiere del sacerdote, scese dall’Olimpo tirando le sue mortali frecce: molti soldati furono sterminati da una grave pestilenza.

Ma quando Agamennone aveva saputo la causa dell’ira di Apollo, restituì la figlia al padre e placò l’ira di Apollo. Allora Apollo fermò la pestilenza conoscendo i rimedi della letale malattia e risanò tutti i malati.

Analisi grammaticale

audiens, cognoscens sono dei participi presenti: Qui il nostro videotutorial sul participio latino

Ut filiam redimeret = proposizione finale: Qui il nostro videoturial sulle preposizioni finali e l'uso del congiuntivo

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