Gli dei - Versione latino
Iuppiter et Neptunus et Pluto, Saturni et Rheae filii, de mundi possessione olim certaverunt. Inter se fratres.... Deorum numina obstare aut retardare fata solum poterant.
Giove, Nettuno e Plutone figli di Saturno e Rea una volta lottarono per il possesso del monte.
I fratelli si spartirono tra loro i regni del mondo in questo modo (così): Giove ottenne per sorte il cielo, Nettuno ottenne il mare Plutone ottenne gli Inferi. Gli dèi erano privi di corpo, tuttavia si immettevano nei corpi quando si manifestavano agli occhi dei mortali.
L'ambrosia era il cibo degli dèi. E bevevano il dolce nettare. I diversi dèi ebbero diverse sovranità [dativo di possesso]: e così gli amori e la bellezza erano sotto la protezione di Venere, Cerere innocente e bionda era la protettrice dei raccolti, inoltre Giunone, moglie di Giove, era la dea dei matrimoni e della procreazione dei figli. Le volontà degli dei potevano solo impedire i destini degli uomini o ritardarli.