Il filosofo e il topo
Narrant Diogenem, philosophum Sinopensem, vixisse semper solum, ...Statim igitur animum erexit et posthac liber ab omni cura laetos dies egit.
Narrano che Diogene, il filosofo di Sinopense, visse sempre solo, senza amici (mancante di amici), in grandissima povertà;
inoltre dicono che nessuno lo accoglieva a casa né lo invitava a cena. Dicono che un giorno, mentre cenava triste, il filosofo vide un topo che correva qua e là e cercava a terra le briciole di pane cadute dalle sue mani. Sappiamo che Diogene esaminò attentamente la bestiola, poi sorridendo esclamò:
"Questo topo, contento di poco, disprezza i sermoni degli Ateniesi e le cene sontuose;
tu, invece, Diogene, ti addolori perché ceni da solo in un umile tugurio?". Dunque subito rinfrancò (il suo) animo e da allora in poi passò giornate serene libero da ogni affanno.