Il passero consigliere

Constat  eum, qui sibi non cavet et aliis consilium dat, stultum esse. Passer quidam obirugabat leporem, qui ab aquila arreptus erat et... nunc simili querela tua deploras!».

Si sa che chi non bada a se stesso e elargisce consigli agli altri è uno stolto. Un passero biasimava una lepre, che era stata afferrata da un'aquila e produceva tristi gemiti: "Dov'è quella tua famosa velocità?

affrettati per affliggerti! Perché le tue zampe sono così ferme?". Mentre dice così, è noto che uno sparviero rapì il passero preso alla sprovvista e lo uccise mentre gridava con un inutile lamento.

Allora la lepre ormai morente esclamò: "Ecco la consolazione della morte! Tu, che poco fa deridevi tranquillo le mie disgrazie, ora piangi le tue con un lamento simile!".

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