L'apparenza inganna - Per Verba
Pater quidam filio caveam donavit in qua duae aves erant: luscinia atque psitaccus...Satis constat primam frontem saepe fallere.
Un [da omettere: "certo"] padre regalò al figlio una gabbia nella quale c'erano due uccelli: un usignolo e un pappagallo.
Il ragazzo mise la gabbia presso una finestra e contemplava le bellissime piume del pappagallo. Ed ecco che l'usignolo cominciò un canto molto dolce; il pappagallo invece taceva. Allora il ragazzo: O padre – disse – il pappagallo è un uccello molto bello, l'usignolo invece ha delle brutte piume: non lo voglio.
Ma il padre però rispose: Aspetta, o figlio mio, presto forse l'usignolo ti sarà più caro del pappagallo. Il ragazzo contemplava di frequente i due uccelli, sperando che anche il pappagallo avrebbe intonato canti soavissimi: ma di rado il pappagallo emetteva versi gradevoli. Al contrario, l'usignolo rallegrava spesso le orecchie del ragazzo col proprio dolce canto.
A quel punto il ragazzo al padre: A ragione dicesti che l'usignolo mi sarebbe stato carissimo; non credevo che esso cantasse tanto soavemente! È abbastanza chiaro che la prima apparenza spesso inganna.