Un'istruttiva disavventura del dio Marte
In bello Troiano - ut Homerus, clarissimus ex antiquis poetis, narrat - Mars, bellicosissimus inter omnes deos, gravissimum vulnus accepit dum pugnat pro Troianis...arte brevissimo tempore vulnus tuum sanabit».
Durante la guerra di Troia – come racconta Omero, il più celebre degli antichi poeti – Marte, il più combattivo fra tutti gli dèi, ricevette una gravissima ferita mentre combatteva in favore dei Troiani contro l'agguerritissima schiera dei Greci.
Infatti Diomede, il più forte e audace tra i soldati Greci, scagliò un giavellotto contro il temibilissimo dio, e lo ferì. Il dio della guerra ritornò immediatamente sull'Olimpo, la rinomatissima dimora degli dèi, e domandò al potentissimo padre Giove: Perché sono stato ferito da Minerva, dea vigliacca, per mano di Diomede?
Giove rispose: La colpa non è di Minerva, la più amata tra le mie figlie, ma tua. Sei il dio della guerra, e spesso compi crudelissime stragi: anche tu devi sperimentare il dolore!
Ora, tuttavia, manderò a chiamare Macaone, il medico degli dèi: grazie alla straordinaria arte della medicina, la tua ferita verrà guarita in brevissimo tempo.