Enea incontra Latino

Inter omnes constat Aeneam, domo profugum sed ad maiora fata ductum, primo in ...

Ѐ noto a tutti che Enea, esule dalla patria, ma condotto verso un destino più grandioso, dapprima giunse in Macedonia, quindi in Sicilia, infine dalla Sicilia, con la flotta, fece rotta verso il territorio di Laurento.

Là, mentre i Troiani, scesi dalle navi, facevano bottino dalle campagne, perché dopo tanto prolungato girovagare attraverso mari così numerosi nulla rimaneva fuorché le navi e le armi, il re Latino e gli Aborigeni, che allora avevano la propria dimora in quei luoghi, accorrono armati dalle città e dai campi, pronti a combattere per respingere l'aggressione degli stranieri.

C'è una duplice versione di questo fatto: alcuni narrano che Latino, dopo essere stato sconfitto nel combattimento, strinse la pace con Enea vicino a Laurento; altri riferiscono che Latino, quando gli eserciti furono fermi, schierati sul campo, prima che fosse dato il segnale di battaglia, avanzò tra le prime file e chiamò per un colloquio il capo degli stranieri, quindi domandò: Chi siete? Da dove e per quale fatalità siete partiti dalla patria?

Che cosa cercate in terra laurentina? Dopo che udì che quella folla erano i Troiani e che il loro capo, Enea, figlio di Venere e di Anchise, in fuga da Troia, era in cerca di una sede per costruire una nuova città poiché la patria era stata incenerita, il re, ammirando la nobiltà di quel popolo e di quell'uomo, dopo aver porto la mano destra, sancì la promessa di futura alleanza.

Copyright © 2007-2025 SkuolaSprint.it di Anna Maria Di Leo P.I.11973461004 | Tutti i diritti riservati - Vietata ogni riproduzione, anche parziale
web-site powered by many open source software and original software by Jan Janikowski 2010-2025 ©.
All trademarks, components, sourcecode and copyrights are owned by their respective owners.

release check: 2025-02-08 08:18:07 - flow version _RPTC_G1.3