Postquam ab Achaeis superbum Ilion combustum erat, pius Aeneas cum Anchise patre ...
Dopo che l'altera Ilio era stata incendiata dagli Achei, il pio Enea si rifugiò sul monte Ida col padre Anchise, con il figlio Iulo e non senza pochi compagni, e allestì una flotta al fine di trovare una nuova patria per i Penati Troiani.
Come prima cosa, approdò in Tracia, in seguito giunse a Creta, da lì i Troiani vennero accolti dagli abitanti delle Strofadi, dove vivevano le Arpie, orribili a guardarsi. Di qui i fuggiaschi salparono e, in mezzo al mare, apparvero loro numerose isole, tra cui Zante, la più famosa e bella.
Dopo che avevano evitato le scogliere di Itaca, giunsero sulle coste di Azio e successivamente alla città di Butroto, situata nell'Epiro. Dopo che, in poco tempo, ai Troiani fu ritornato lo spirito, essi veleggiavano verso l'ormai vicina isola di Sicilia, dove, alla fine, giunsero Enea insieme ai compagni. Ma le navi dei Troiani vennero fatte indietreggiare da una tempesta voluta dal Fato in direzione di Cartagine, dove la regina Didone si innamorò di Enea e desiderò trattenerlo.
In seguito, però, l'eroe Enea lasciò la regina e, attraverso la Sicilia e Cuma, arrivò nel Lazio, dove il Fato lo aveva spinto per prendere in moglie Lavinia e dare inizio a una nuova stirpe.