Postquam Noe in arcam cum coniuge ingressus est, tribus filiis et totidem nuribus, aquae maris et omnium ...

Dopo che Noè fu entrato nell'arca con la moglie, con tre figli ed altrettante nuore, le acque del mare e di tutte le sorgenti esondarono.

Contemporaneamente si verificò una grande pioggia, per quaranta giorni ed altrettante notti. L'acqua ricoprì la terra intera, e superò montagne altissime; il diluvio ingoiò ogni cosa; invece l'arca, galleggiando, veniva trasportata dalle acque.

Dio mandò un vento impetuoso, e le acque a poco a poco vennero ridotte. Alla fine, nell'undicesimo mese da quanto il diluvio era iniziato, Noè aprì una finestra dell'arca e fece uscire un corvo, che non ritornò. Poi fece uscire una colomba: dopo che quella non ebbe trovato un luogo nel quale poteva appoggiare la zampa, ritornò da Noè, il quale tese la mano e la ricondusse dentro l'arca.

La colomba venne fatta uscire nuovamente, e riportò nella propria bocca un ramo di ulivo verdeggiante, che indicò la fine del diluvio.

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