Romulus urbem condiderat quam ex nomine suo Romam vocavit postea haec fere egit ...
Romolo aveva fondato una città, che denominò Roma (prendendo spunto) dal proprio nome, poi compì all'incirca queste cose. Aveva accolto nella città una moltitudine di confinanti, scelse cento tra i più anziani, con il cui consiglio governava, e chiamò costoro senatori, per via dell'anzianità.
All'epoca, però, né Romolo, né il popolo avevano mogli, perciò il re invitò ad uno spettacolo di giochi le popolazioni vicine alla città di Roma, e rapì le loro fanciulle.
Ma quelle popolazioni scatenarono una guerra contro Roma, a causa del torto delle fanciulle che erano state rapite dai Romani. Nella guerra Romolo sconfisse i Ceniniensi, gli Antemnati, il Crustumini, i Sabini, i Fidenati, e i Veienti.
Queste città circondano la città di Roma. Dopo la morte di Romolo, a Roma governarono i senatori, per cinque giorni a testa, e trascorse un anno completo.