Sagittariorum impetum noster equitatus non toleravit sed paulatim loco motus cessit equitesque igitur Pompei ...

La nostra cavalleria non sopportò l'attacco degli arcieri, ma spinta via poco alla volta dal luogo, indietreggiò, e dunque i cavalieri di Pompeo incalzavano più accanitamente, e si dispiegavano in squadroni, e accerchiavano i nostri soldati dal lato scoperto.

Appena Cesare si rese conto di ciò, diede il segnale alla quarta fila, che aveva formato (a partire) dal gruppo delle coorti. Quelle coorti avanzarono rapidamente e, in formazione di combattimento (infestis signis), compirono un assalto contro la cavalleria di Pompeo, con feroce violenza, e così, dei cavalieri, nessuno restò saldo, e tutti non solo indietreggiarono dalla posizione, ma immediatamente si diressero in fuga verso le alte montagne. E, dopo che i cavalieri erano stati allontanati, tutti gli arcieri e i frombolieri, abbandonati senza armi e senza una difesa, vennero uccisi.

Per mezzo di un violento assalto, le coorti di Cesare accerchiarono il fianco sinistro dell'esercito dei Pompeiani, i quali ancora combattevano e resistevano, e li assalirono da dietro.

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