Sit Scipio clarus ille cuius audaci atque insigni virtute Hannibal in Africam remeavit atque ex Italia decessit ...
Sia celebre quel famoso Scipione, grazie al cui coraggioso piano, e grazie al cui insigne valore, Annibale ritornò in Africa, e andò via dall'Italia; sia insignito di una singolare lode anche l'altro Africano, che distrusse due città estremamente pericolose per il nostro impero, Cartagine e Numanzia; sia considerato un uomo insigne quel famoso Paolo, che celebrò un trionfo in forma solenne;
conferì onore al suo carro Perse, un re un tempo potentissimo ed importantissimo; abbia gloria eterna Mario, che liberò l'Italia per due volte, dopo che era stata schiacciata con l'assedio e con il timore della schiavitù; sia anteposto a tutti Pompeo, le cui imprese e le cui virtù sono le più grandi nel mondo; e certamente, ci sarà, tra le lodi di costoro, un qualche posto della mia gloria, poiché io, che sotto altri aspetti non ho spalancato province al nostro Impero, tuttavia ho sempre difeso la nostra patria, e l'ho messa al sicuro.
E voi, o senatori, in mio onore solo, avete decretato un ringraziamento di Stato, perché salvai la patria.