Super limen Trimalchionis domi cavea pendebat aurea in qua pica omnes qui intrabant salutabat ...
Sull'uscio della reggia di Trimalcione, stava appesa una gabbia d'oro, nella quale una gazza salutava tutti coloro che entravano.
Non lontano dalla stanza del portinaio, un grosso cane, che era legato con una catena, era stato dipinto sopra una parete, e sopra era stato scritto: Attento al cane! Ho anche visto nel porticato una moltitudine di corridori e un capitano che li assisteva e li allenava. Inoltre, in un angolo, ho visto una grossa libreria, in una nicchia della quale c'erano dei Lari d'argento, una statua di Venere in marmo e un barattolo.
Improvvisamente nella sala da pranzo è entrato Trimalcione, che ci ha detto: Salute, o amici! Ora guardate la mia reggia che ho costruito grazie all'aiuto di Mercurio, e alla quale sono a capo! Tutti voi lo sapete: era una capannina, adesso è un tempio.
Ha quattro sale da pranzo, venti camere da letto, due porticati lastricati di marmo e larghi duecento piedi, un appartamento al piano di sopra, la camera nella quale dormo io, il domicilio di quella vipera di mia moglie, e la magnifica stanza del portinaio: la mia casa accoglie molti ospiti.