Vitellius imperator homo praecipuae luxuriae saevitiaeque epulas ingentes copiosasque ...
Il comandate Vitellio, uomo di singolare amore per il lusso e crudeltà, amava i banchetti cospicui ed abbondanti, i quali, tuttavia, gli inducevano un facile vomito.
Per giunta, organizzava affollati conviti per tutti gli amici: sontuosa al di sopra di tutte le altre, fu la cena che venne offerta a lui dal fratello, nella quale furono serviti duemila pesci e settemila uccelli.
Vitellio superò addirittura questa cena, con l'inaugurazione di un pasticcio d'invenzione, che egli, per via dell'enorme grandezza, chiamava "lo scudo di Minerva". In esso mescolò i fegati degli scari, i cervelli dei fagiani e dei pavoni, le lingue dei fenicotteri, il latte delle murene, che erano stati fatti venire dalla Partia fino allo stretto di Spagna, tramite i capitani di nave e le triremi.