Una dea volubile e capricciosa
Primae Paginae pagina 118 numero 9
Inizio: Fortuna dea est; a Romae incolis colitur et in urbe multa pretiosaeque deae arae sunt. Fortunae gratia ... Fine: saepe inimicitiarum causa est. Itaque Fortunae incostantia a multis contemnitur.
Fortuna è una dea; è venerata dagli abitanti e nella città ci sono molti e altari (are) di grande pregio della dea. Il favore della Fortuna sono desiderate da tutti, ma la dea raramente procura una vita ricca, mai beata.
Infatti se desideriamo la giustizia e la perseveranza, non dobbiamo invocare la Fortuna ma l'operosità e l'ingegnosità.
Infatti la fortuna è cieca: ignora la giustizia, non rispetta la misericordia, spesso è causa delle inimicizie. E quindi l'incoerenza della fortuna viene disprezzata da molti.