La forte tempra dei giovani macedoni (Versione latino Valerio Massimo)
La forte tempra dei giovani macedoni
versione latino Valerio Massimo
traduzione libro primus liber pagina 83 numero 5
Vetusto Macedoniae more regi Alexandro nobilissimi pueri praesto erant sacrificanti....
Secondo una vecchia usanza della Macedonia, il re di Macedonia Alessandro, quando faceva sacrifici [sacrificanti: participio presente dativo] aveva a disposizione dei giovani molto famosi.
Uno di essi, dopo aver preso il turibolo, stette fermo davanti a lui, e un carbone ardente gli cadde sul braccio; sebbene bruciasse a causa sua così, che l’odore del suo corpo ustionato giungesse alle narici degli astanti, tuttavia trattenne in silenzio il dolore e tenne immobile il braccio, sia per non disturbare il sacrificio di Alessandro col turibolo agitato [ = agitando il turibolo], sia per violarlo con un forte gemito durante il culto religioso.
Il re, quanto maggiormente si compiacqua della resistenza del giovane, tanto più volle sperimentare [sumere experimentum] la sua; infatti di proposito [consulto] sacrificò più a lungo e (non lo) distolse dal proposito.
Se Dario avesse visto questo episodio straordinario, avrebbe saputo che i soldati della stirpe di quello non potevano essere vinti, (stirpe) di cui una giovane età [ = un giovane rappresentante] era dotata di tanta forza