Alcune vicende del IV secolo a.C. - Quae manent 2 pagina 69 numero 48

T. Manlius consul filium, quod contra edictum...

Il console T. Manlio percosse con la scure il figlio, perché aveva combattuto contrariamente al suo editto contro i Latini, anche se aveva combattuto in modo fortunato.

Dato che i Romani erano spossati in campo P. Decio, allora console con Manlio, si votò per l'esercito e spronato il cavallo essendosi gettato in mezzo ai nemici, ucciso con la sua morte restituì la vittoria ai Romani.

I Latini giunsero in resa. T. Manlio ritornato in città nessuno della gioventù gli andò incontro. Il dittatore L. Papirio Cursore essendo ritornato in città dall'esercito, Q. Fabio, maestro dei cavalieri, contrariamente all'editto di costui combatté con buon esito contro i Sanniti. Per tale ragione il dittatore dato che era destinato a subire il supplizio da parte del maestro dei cavalieri, Fabio cercò rifugio a Roma e, il processo non facendo molti passi avanti, , grazie alle preghiere del senato e del popolo romano la sentenza gli preservò la vita.
(By Maria D. )

Versione tratta da Livio

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