Assalto ai Romani - Versione latino Quae Manent 1 pagina 176 numero 23
Sabinus, Romanorum legatus, cum tribunis militum ad Ambiorīgem accedit...
Sabino, legato dei Romani, con i tribuni dei soldati si accostò ad Ambiorige e ordinò di gettare via le armi. Il Gallo obbedì al comando e comandò ai suoi di fare la stessa cosa. Poi vennero a colloquio e il Gallo parlò a proposito con il romano con molte parole e trasse in inganno:
frattanto infatti Sabino fu circondato a poco a poco e fu ucciso all'istante. Allora in verità i Galli gridarono alla vittoria, aggredirono improvvisamente i nostri e li sconvolsero.
L.Cotta, uomo coraggioso e pieno di saggezza, combatté valorosamente, ma alla fine fu ucciso con una grande abbondanza dei nostri. I restanti si ritirarono nell'accampamento. L.Petrosidio l'alfiere, dato che non era incalzato da nessun avversario, gettò l'aquila dentro il vallo, poi combattè coraggiosamente dinanzi all'accampamento e fu ucciso. I nostri difesero il loro accampamento con grande coraggio fino a sera, di notte in verità si uccisero tutti a uno a uno. Soltanto pochi sfuggirono dalla battaglia e giunsero per una via incerta attraverso le boscaglie presso il legato Tito Labieno nei quartieri d'inverno.
Lì narrarono a Labieno con poche parole ma chiare l'inganno dei Galli. (By Maria D.)
Versione tratta da Cesare