Atene si arrende, Tebe non cede - Quae manent 1 pagina 501 numero 12
Athenienses, qui primi defecissent...
Gli Ateniesi, che avevano defezionato per primi, per primi si pentirono: volsero in ammirazione il disprezzo del nemico, per elevare la fanciullezza di Alessandro, precedentemente disprezzata, al di sopra del valore degli antichi condottieri.
E così vennero inviati i legati, per evitare la guerra: ascoltatili e rimproverati severamente, Alessandro rimandò la guerra. Da lì voltò l'esercito verso Tebe. Ma i Tebani offrirono le armi, non le preghiere né le imprecazioni.
Pertanto, sconfitti, conobbero i pesanti supplizi della misera prigionia. Essendo stato deliberato in assemblea in merito all'eccidio della città, i Focesi e i Platenesi e i Testinesi e gli Orcomeni, alleati di Alessandro e partecipi della vittoria, riportavano gli eccidi delle loro città e la crudeltà dei Tebani, non soltanto i propositi imminenti contro i persiani, ma manifestando anche quelli antichi contro la libertà della Grecia.
Giurando secondo il diritto si strinsero tutti, per distruggere una volta vinti i Persiani Tebe.
(by Maria D.)