Difficoltà della guerra contro Mitridate - Quae manent 2 pagina 50 numero 14
Primum ex suo regno sic Mithridates profugit...
Prima di tutto Mitridate fuggì dal proprio regno così come si dice che dallo stesso ponto una volta proprio quella famosa Medea fuggì, lei che andavano dicendo che in fuga aveva sparso qua e là le membra di suo fratello in quei luoghi per dove il genitore l'aveva perseguitato, affinché la loro raccolta disseminata qua e là e la tristezza patriottica rallentasse la velocità di venir dietro. Così Mitridate fuggendo lasciò ogni più grande risorsa d'oro e d'argento e di tutte le cose meravigliose, che aveva sia accettato dagli antenati sia egli stesso aveva accumulato dopo essere state sottratte dall'intera Asia durante la guerra precedente.
Mentre i nostri riunivano tutte queste cose più accuratamente, lo stesso re sfuggì dalle mani. C'era anche un'altra grave e rigorosa opinione, che aveva pervaso attraverso gli animi delle popolazioni barbariche, che il nostro esercito era stato condotto in queste coste affinché venissero depredati i santuari ricchissimi e religiosissimi. Così molte e grandi nazioni venivano concitate da un certo nuovo terrore e dalla paura.
Ma il nostro esercito, se pur usufruiva di battaglie favorevoli, tuttavia era smosso dall'eccessiva lontananza dei luoghi e dal desiderio dei suoi. Dunque si chiedeva ai nostri soldati il ritorno da quei luoghi più tempestivo che una più lunga progressione.
(by Maria D.)
Versione tratta da Cicerone