Giugurta esperto di tattica e di corruzione - Quae manent pagina 300 numero 29
At Iugurtha cognita vanitate atque imperitia Auli...
Ma Giugurta conosciuta la vanità e l'inesperienza di Aulo aumentò in modo subdolo la pazzia di costui, inviò gli ambasciatori a supplicare, egli stesso per così dire cercando di evitare conduceva attraverso i luoghi boscosi e le vie trasversali l'esercito.
Poi indusse Aulo alla speranza di un accordo, affinché, abbandonata Sutul, inseguisse lui stesso come se stesse cedendo nelle regioni recondite: vi furono così delitti molto segreti. Frattanto attraverso gli uomini più scaltri tentava l'esercito di giorno e di notte, corrompeva i centurioni e i condottieri degli squadroni, alcuni per disertare, altri, dato il segnale, per abbandonare il luogo.
Dopo che in base al criterio istruì tali cose, a notte fonda all'improvviso giunse intorno all'accampamento di Aulo con una moltitudine di Numidi. I soldati romani, abbattuti dall'insolito tumulto, alcuni presero le armi, altri si allontanarono, altri incoraggiavano quelli che erano atterriti, correvano qua e là in tutti i luoghi. Invece una coorte dei Liguri con due squadroni di Traci e con pochi soldati gregari passarono al re, e il centurione del grado più alto della terza legione tramite la munizione che aveva ricevuto per difendere, diede agio ai nemici di entrare, e tutti quanti i Numidi entrarono per di là. I nostri con una turpe fuga gettata via la maggior parte delle armi, occuparono il colle più vicino.
(By Maria D. )