Il buon uso del tempo - Quae Manent 1 pagina 407 numero 40
La vita è divisa in tre periodi: ciò che fu, ciò che è, ciò che sarà. Perciò noi agiamo tra questi (periodi), ciò che stiamo per fare è incerto, ciò che abbiamo fatto è certo.
Tuttavia molti se lo (hoc) lasciano (il tempo) sfuggire e quando guardano indietro il ricordo di quegli stessi tempi persi è triste. Il saggio, che compie ogni cosa sotto la propria volontà, che mai [lo] trae in errore, si volge all'indietro volentieri al tempo passato: invece colui, che desiderò molte cose in modo ambizioso e disprezza in modo superbo molte cose, che le afferra avidamente e che le sottrae generosamente temerà il suo ricordo.
Eppure questa è la parte del nostro tempo sacro e consacrato, sottratta al potere della sorte, che non provoca la povertà, il timore, l'assalto delle malattie.
Questa non ci sconvolge e non ci libera; il suo possesso è eterno e non provoca timore.
(By Vogue)
Versione tratta da Seneca