Il pretore Verre tenta un furto sacrilego - Quae manent 1 pagina 252 numero 29
Herculis templum est apud Agrigentinos sane sanctum apud cives et religiosum...
Presso gli abitanti di Agrigento c'è un tempio di Ercole davvero santo e sacro. In questo luogo c'è la statua di Ercole, di straordinaria bellezza.
Quando Verre era ad Agrigento all'improvviso a notte fonda il santuario fu preso d'assedio. Fu emesso dai custodi un urlo ma furono respinti con stanghe di ferro e bastoni. Dopo i saccheggiatori strappano i catenacci e legano il sigillo alle funi e tentano di danneggiarlo con le spranghe di ferro.
Nel frattempo dal clamore la notizia si diffuse (percrēbesco ) per tutta la città: gli dei patri infatti non erano conquistati da nemici o da predoni ma proveniva con le armi dallo squadrone del pretore Verre fuggitivo. Ad Agrigento non vi fu nessuno di età tanto avanzata né di forze tanto deboli, che non si alzò e che prese una lancia.
Dopo poco gli Agrigentini corrono da tutta la città al tempio; avvenne una grande pioggia di pietre, alla fine i soldati di Verre fuggono i gloriosi soldati ladri notturni di Verre.
(By Vogue)
Ulteriore proposta di traduzione
Il tempio di Ercole presso gli Agrigentini è veramente sacro e religioso presso i cittadini.
Lì si trova il simulacro di bronzo di ercole, d'insigne bellezza. Quando Verre si trovava ad Agrigento, improvvisamente a notte fonda il santuario fu espugnato dai servi con le armi. Fu elevato (sollevato) il clamore dai custodi ma furono respinti con clave e bastoni. Poi i predatori strapparono (presente storico) e legarono la statua con le funi e tentarono di smuoverla con delle leve di ferro.
Frattanto la notizia del clamore fece il giro dell'intera città (si diffuse per l'intera città): gli dèi della patria infatti non erano stati espugnati dai nemici o dai predoni, ma i disertori della coorte del pretore Verre giungevano con le armi. Non vi fu nessuno ad Agrigento né di età tanto anziana né di forze così indebolite che non sorresse e non afferrò un'arma da getto.
Poco dopo gli Agrigentini accorsero da tutta la città verso il santuario; avvenne una grande lapidazione, alla fine fuggirono gli insigni soldati notturni di Verre.
(By Maria D. )
Versione tratta da Cicerone