Inizio della guerra civile - Quae manent 2 pagina 39 numero 32

Erat iniqua condicio postulare, ut Caesar Arimino excederet...

Era ingiusto chiedere come condizione, che Cesare si allontanasse da Rimini e ritornasse in provincia, e (era ingiusto)

che questo stesso tenesse sia le province che le legioni altrui, che desiderava che l'esercito di Cesare fosse mandato di qua e di là; pertanto inviò (pres storico) da Rimini M. Antonio con tre coorti ad Arezzo, egli stesso si fermò con due legioni a Rimini e lì decise di tenere una leva; occupò Pisa, Fano, ancona con le singole coorti.

Frattanto informato che il pretore Termo si tratteneva con cinque coorti a Iguio che muniva la città, che la volontà di tutti gli abitanti di Iguio era ottima verso di lui, inviò Curione con le tre coorti, che tenevano gli abitanti di Pisa e di Rimini. Venuto a sapere dell'arrivo di costui Termo diffidando della volontà del municipio ricondusse le coorti fuori dalla città e cercò scampo.

I soldati durante il viaggio si allontanarono da lui e fecero ritorno a casa. Curione grazie al sommo volere generale ricevette Iguio. Sapute tali cose confidando nelle volontà dei municipi Cesare condusse via dai presidi le tredici coorti della legione e partì alla volta di Osimo.

(By Maria D. )

Versione tratta da Cesare tradotta in modo letterale.

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