L'impegno dà sempre i suoi frutti - Quae manent 2 pagina 352 numero 15
Igitur nato filio pater spem de illo...
Dunque nato il figlio il padre dovrebbe concepire un'ottima speranza in merito a costui il più presto possibile: diventerà così più diligente dall'inizio.
Falsa infatti è la lamentela, di percepire la forza da pochissimi uomini, la quale si tramanda che è stata concessa, che parecchi in verità a causa dell'ottusità dell'ingegno perdono tempi ed impegno. Infatti di contro potresti scoprire parecchi e facili nel pensare e pronti ad apprendere. in effetti ciò è naturale nell'uomo, e come gli uccelli sono generati per il volo, i cavalli per la corsa, le fiere per la crudeltà, così in noi è propria l'agitazione della mente e la laboriosità: per cui si crede che l'origine dell'animo sia dalle cose celesti.
Gli ottusi e in verità gli indocili non sono più generati secondo la natura dell'uomo rispetto ai corpi prodigiosi e insigni dai mostri, ma questi sono stati molto pochi. Il segno, che spicca nei fanciulli è la speranza di moltissimi: questa quando muore con l'età, è evidente che non è venuta a mancare la natura ma la cura. "Uno supera un altro per ingegno". Lo concedo, ma realizzerà più o meno: si ritrova nessuno che non abbia conseguito alcuna cosa nello studio.
Chi abbia compreso bene ciò, quando diventerà immediatamente genitore, impieghi una dura cura per la speranza del futuro oratore rispetto a quanto abbia massimamente dato.
(By Maria D. )
Versione tratta da Quintiliano