La resa dei Bellòvaci - Quae manent 1 pagina 531 numero 36
Caesar obsidibus acceptis principibus civitatis armisque...
Cesare, presi come ostaggi i cittadini più nobili e tutte le armi trasportate dalla città accettò la resa dei Suessioni e condusse l'esercito contro i Bellovaci.
Questi dopo ammassarono loro stessi e tutte le loro cose (i loro beni) nella città di Bratuspanzio e poiché da quella città l'esercito di Cesare non distava ormai molto, tutti gli anziani (lett i più anziani d'età) uscirono dalla città, tendendo le mani verso Cesare e promettendo che loro sarebbero andati in suo aiuto e sotto la sua autorità e che non avrebbero combattuto contro il popolo Romano con le armi.
Ugualmente, quando Cesare giunse in città, i fanciulli e le donne protese le mani dal muro, secondo la (loro) usanza, chiesero la pace ai Romani perché non morissero tutti.
Diviziaco, il loro capo, disse che i Bellovaci erano stati sempre in amicizia della città Edua; quando invece avevano saputo che gli Edui, ridotti in schiavitù da Cesare, riferivano tanti oltraggi, i Bellovaci avevano mosso guerra ai Romani.
(By Vogue)
Versione tratta da Cesare