Le imprese di Ottaviano Augusto - Quae manent 2 pagina 240 numero 4
Terra marique bella civilia externaque toto in orbe...
Ho compiuto spesso per terra e per mare guerre civili ed esterne in tutto l'universo e da vincitore ho risparmiato tutti i cittadini che chiedevano perdono.
Ho preferito salvaguardare invece di distruggere le popolazioni esterne, a cui si poté sicuramente perdonare. Per le imprese compiute in modo favorevole da me o per mezzo dei miei legati il senato decretò che bisognasse supplicare agli dèi immortali 55 volte. Per decisione del senato fu incluso il mio nome nel carme saliare e, per essere sacrosanto per sempre, ottenni (ebbi) che mi fosse sancito per legge il potere tribunizio.
Ho pacificato il mare dai predoni. In quella guerra dei servi, che erano fuggiti dai loro padroni e avevano preso le armi contro lo stato, ho consegnato ai signori quasi trentamila catturati per subire il supplizio. Ho aumentato i confini di tutte le province del popolo romano, con cui le popolazioni che non obbedivano al nostro impero furono confinanti.
Ho pacificato le province delle Gallie e delle Spagne, parimenti la Germania dove l'oceano delimita dai Gadi all'imboccatura del Fiume Albi. Ho fatto in modo che fossero sottomesse le regioni delle Alpi, senza far guerra per ingiuria ad alcuna popolazione.
(By Maria D. )
Versione tratta da Res Gestae divi Augusti