Ritratto di un uomo d'altri tempi - Quae manent 1 pagina 507 numero 24
Sex. Roscius municeps Amerinus fuit...
Sex. Roscio fu cittadino di Amerino, da un lato fiorendo facilmente come il più ragguardevole grazie alla stirpe e alla nobiltà e al denaro non solo del proprio municipio, ma anche di quello del vicinato, dall'altro in virtù della grazia e l'ospitalità degli uomini elevatamente nobili.
Infatti aveva ospitalità non solo con i Metelli, i servili, gli Scipioni, ma aveva anche un'intimità e una consuetudine domestica: nomino, com'è giusto, quanto detto (tali cose) in virtù dell'onestà e della grandezza della famiglia.
Pertanto fra tutte le sue utilità lasciò al figlio soltanto questo; infatti i predoni domestici possiedono il patrimonio strappato a forza (con la forza), la fama e la vita di costui innocente è sostenuta dagli ospiti e dagli amici paterni.
Questi, fu sia in ogni periodo fautore della nobiltà, sia in questo imminente tumulto, la dignità e la salvezza di tutti i nobili giungendo al culmine, allora difese tale fazione e causa con l'opera, con zelo, con autorità.
(By Maria D. )
Versione tratta da Cicerone