Scipione e la distruzione di Cartagine - Quae manent 2 pagina 171 numero 2
Tertium deinde bellum contra Carthaginem suscipitur,...
Poi viene affrontata la terza guerra contro Cartagine, sotto i consoli L. Manlio Censorino e M. Manlio.
Questi attaccarono Cartagine; contro questi combatteva Asdrubale, condottiero dei Cartaginesi. Famea, l'altro condottiero, era a capo della cavalleria dei Cartaginesi. Anche Scipione, nipote di quel famoso Scipione che era chiamato l'Africano, allora militava lì come tribuno. Presso tutti c'era l'ingente paura e riverenza di questo, dato che era considerato sia molto ponderato che preparatissimo a combattere.
Pertanto tramite lui dai consoli erano state compiute molte imprese in modo favorevole, e sia Asdrubale che Famea non evitavano alcuna cosa di più rispetto a intraprendere la battaglia contro di lui. Dunque essendo considerato famoso il nome di Scipione, sebbene ancora giovane divenne console e fu inviato contro Cartagine.
Questi la conquistò e la distrusse. Così Cartagine nel settecentesimo anno, da quando era stata fondata Roma, fu distrutta. Meritò il nome Scipione, che il nonno di costui aveva ricevuto, e per il valore anche questo stesso più giovane fu chiamato l'Africano.
(By Maria D. )
Versione latino tratta da Eutropio