Sogni premonitori (I) - Versione Quae Manent 1 pagina 478 numero 15
Annibale, che non fu ostile al nostro impero soltanto vigilando, ma anche nei sogni, trasse infatti a proposito il presagio e convenendo ai suoi voti. Vide infatti nel sogno un'immagine: gli era stato inviato un giovane eccelso fuor di misura dall'aspetto mortale, per condurlo contro l'Italia.
Il Cartaginese, avendo mantenuto inizialmente secondo il suggerimento le impronte del giovane, non deviato lo sguardo verso alcuna direzione, fu subito spinto dalla volontà dell'ingegno umano a scrutare le cose proibite:
poi volgendosi indietro, si accorse di un serpente d'immensa grandezza, che calpestava con un movimento concitato ogni cosa che incontrava (gli venivano contro), poi con grande fragore del cielo (si accorse delle) nuvole che prorompevano e improvvisamente della luce avvolta dalle tenebre.
Poi cercando attonito a gran voce un tale mostro e essendosi rivelato a lui il portento, il condottiero rispose così: "Vedi la vastità dell'Italia: perciò fai silenzio e raccomanda al destino tutte le altre cose. "
(By Maria D. )
Versione tratta da Valerio Massimo