Una lettera... con un'altra lettera - Quae manent 2 pagina 290 numero 10
Balbo saluta Cicerone Dicembre. Cesare ci aveva inviato una lettera molto breve, la cui copia ho sottoscritto. Dalla brevità della lettera hai potuto sapere che costui è molto incerto, tanto da scrivere brevemente in merito ad una cosa così importante. Inoltre se ci fosse stato qualcosa di nuovo, mi sarei subito accinto a scriverla.
Cesare saluta Cornelio Oppio d. sette giorni dalle Idi di Marzo. Sono arrivato a Brindisi; ho posto l'accampamento presso il muro. Pompeo si trova a Brindisi.
Ha inviato presso di me N. Magio per la pace. Ho risposto come mi sembrano le cose. Ho voluto farvi sapere subito ciò. Quando sarò giunto alla speranza di portare a termine qualcosa in merito all'accordo vi informerò subito.
(da Cesare)
Come pensi ora che io, mio Cicerone, sarei torturato, dopo che sono di nuovo giunto alla speranza di pace, affinché nulla impedisca il loro accordo? Ed infatti decido, ciò che posso fare nonostante sia assente.
Perciò se fossi stato nel medesimo luogo, mi sembra che forse avrei potuto far progressi in qualcosa. Ora mi torturo nell'attesa. (da Balbo in Cicerone).
(By Maria D.)