Vendetta di schiavi - Versione latino Quae Manent 1 pagina 246 numero 12
Larcius Macedo vir praetorius...non sine ultionis solacio decessit.
Larcio il Macedone, uomo pretorio, signore superbo e crudele, subì dai suoi servi un'azione violenta e un'ingiuria Si lavava nella villa di Formia.
All'improvviso i servi lo circondano. Uno lo prende per la gola, un altro gli colpisce il viso, un altro il petto ed il ventre. Quando lo ritengono esanime, lo gettano sul pavimento infuocato.
Larcio immobile e steso a terra contemplò lo spettro della morte. Solo allora rimossero il corpo esanime; lo prendono i servi fedeli, le concubine accorrono con grida e clamore. Così, poiché sia le voci rianimarono il padrone, sia la frescura del luogo lo ristorò, aprì gli occhi e agitò il corpo.
I servi si dileguarono, parte dei quali le sentinelle afferrarono. Larcio visse a fatica per pochi giorni; tuttavia non morì senza la consolazione di una vendetta.
(By Vogue)
Versione tratta da Plinio il Giovane