La durissima invettiva di Sallustio contro Cicerone (II)
Te conlocas in concilio deorum immortaliumet haec nobis semper commemoras: egregia tua virtute omnes Paulos, Fabios...Nunc de tua insolentia nihil aliud dico, Marce Tulli, Romule Arpinas! (da Invectiva in Ciceronem]
T'inserisci nel concilio degli dèi immortali e ci ricordi sempre tali cose: hai superato con la tua egregia virtù tutti i Paoli, i Fabi, gli Scipioni e sei stato inviato come custode a Roma dal concilio degli dèi. Ma non sei né un custode, né un signore:
tutte le leggi ed i giudizi sono nella tua libidine; anzi tutti i magistrati e quasi tutti i Romani sono nella tua libidine;
uno ha costruito per te con una spesa illimitata una villa a Tuscolo, un altro a Pompei, un altro ha acquistato per te una casa, un altro esegue per te i tuoi affari, un altro ti prepara ingenti patrimoni e tu accetti: queste ricchezze sono state acquistate grazie al sangue e alle miserie dei cittadini!
tra te e il dittatore Silla eccetto il nome del potere non c'è alcuna differenza. O Roma, misera ed infelice! Ora non dico nient'altro sulla tua insolenza, Marco Tullio, Romolo di Arpino!
(By Maria D. )