Hi neque vultum fingere neque interdum lacrimas ...
Questi non potevano né dissimulare l'espressione del volto, né al contempo trattenere le lacrime: nascosti nelle tende, o si lamentavano del loro destino o commiseravano insieme ai loro amici il comune pericolo.
Dovunque, in tutto l'accampamento, si firmavano testamenti. Poco a poco, a causa delle dicerie e del timore di questi, si preoccupavano anche quelli che avevano grande esperienza dell'a vita militare, i soldati, i centurioni e coloro che erano a capo della cavalleria.
Coloro, tra questi, che volevano essere giudicati meno codardi, dicevano di temere non il nemico, ma le gole del tragitto e la vastità delle foreste che si frapponevano tra loro e Ariovisto.
Quando si rese conto di queste cose, dopo che fu convocata l'assemblea e che furono fatti intervenire a questa assemblea i centurioni di ogni grado, li rimproverò violentemente.